Tuteliamo i diritti dei più giovani

Non ci occupiamo solo dei diritti dei minori e dei neo maggiorenni in situazione di disagio sociale

Ma anche dei ragazzi e delle ragazze accolti all’interno delle strutture socio-educative o che si trovano negli insediamenti formali ed informali.

I nostri obiettivi riguardano il far crescere in questi giovani la coscienza critica in ordine ai loro diritti; eliminare disservizi, discriminazioni e pregiudizi nei confronti degli stessi; favorire percorsi di inserimento e reinserimento sociale e lavorativo.
In particolare, l’Associazione svolge attività in favore di minori e neo maggiorenni in condizione di povertà e di potenziale esclusione sociale.

Questa esigenza ha portato a sperimentare l’attività di mediazione sociale come metodologia operativa, operando all’interno dei servizi della Giustizia minorile, nello specifico  con il Centro Giustizia Minorile di Roma e con la Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, con i quali l’Associazione ha siglato un protocollo d’intesa.

L’attività di mediazione sociale è orientata a stimolare la partecipazione attiva di diverse categorie e contesti –  a partire dai singoli, dai gruppi sociali di appartenenza, alle realtà locali e territoriali dei contesti di vita dei ragazzi –  nella gestione delle tematiche conflittuali e delle criticità che possono insorgere tra i diversi attori del territorio.

Molto spesso gli interventi vengono posti sul territorio e sulla comunità di appartenenza (fuori dalle strutture tipiche dei Servizi della Giustizia minorile) raggiungendo quelle realtà esterne maggiormente marginali e difficilmente accessibili agli operatori tradizionali e istituzionali.

AMBITI DI INTERVENTO

Le attività di mediazione sociale partono di solito da interventi presso i seguenti servizi della Giustizia Minorile:

  • Centro di Prima Accoglienza Penale (C.P.A.)
  • Ufficio Servizio Sociale Minorenni (U.S.S.M.)
  • Istituto Penale per Minorenni (I.P.M.)
  • Procura presso il Tribunale per i Minorenni
  • Tribunale per i Minorenni
  • Forze dell’ordine
  • Contesti di vita (campi rom, campi spontanei e autorizzati, luoghi di ritrovo, abitazioni private, case famiglia)

L’approccio che proponiamo si basa sull’accoglienza e sull’ascolto dei ragazzi così come delle loro famiglie. Poniamo particolare interesse alle relazioni. La presenza costante degli operatori presso le comunità di appartenenza, luoghi di ritrovo e contesti di vita, favorisce un processo di conoscenza e l’instaurarsi di un rapporto di fiducia.

L’attività di mediazione sociale permette così di abbattere il muro del pregiudizio sia da parte dei ragazzi e delle famiglie, sia da parte dell’Istituzione.

Crediamo nel lavoro di rete.

Lavoriamo costantemente per rendere questa rete sempre più ampia e forte.

Tutti gli interventi attuati con e per i giovani avvengono in collaborazione con le altre figure presenti sul territorio (Municipi, scuole, Servizi Sociali, Ufficio Tutele Dipartimento, Associazioni e Cooperative etc) permettondoci così di creare una fitta rete professionale.